La volonta di Arturo Onofri nella rivista “Lirica”

La volanta ha per Onofri una granda importanza. Cio che distingue l'uomo d'eccezione dall'uomo comune e proprio la volonta: non tutti posseggono quello slancio vitale che permette di rendere atto cio che essi hanno in potenza. Ed e questa mancanza di volonta, questa apatia dell'uomo che Onofri considera responsabile della disgregazione della sacieta, disgregaziane che porta l'uomo alla mediocrira. Tuttavia, non possiamo fermarci qui. Infatti, a questo punto si viene a creare un circolo vizioso: se, da una parte, la mancanza di volanta causa la scadimenro dei valori della societa, dall'altra e proprio la societa, in quanto societa sbagliata e mal funzionante, a creare le condizioni ideali per Ii trionfo dell'apatia. L'eroe, pero, non accetta quest'apatia. Ecco allora che Onofri, uomo d'ecceziane, rifiuta questo tipa di societa e cerca a di dare la sua risposta. Ma, invece di reagire attivamente impegnandosi suI piano politico per ‘correggere’ la societa, egli si isola in nome del ‘culto dell'individuale’, del suo ritenersi superiore in quanta intellettuale: "La mortificazione della volonta nelle scuole, negli uffici civili, nell'esercita, nelle conversazioni e dapertutto. Morte ai mortificatori. Suscitiamo il culto dell'individuale, affinche l'individuo possa trovare in se la forza di assurgere all'universale.”peer-reviewe